Roma, 21 gennaio 2019
Da: La Voce Del Lunedì
È stato intervistato Riccardo Mirti.
Nella prima parte di torneo, infatti, si è contraddistinto per la sua bravura, conquistando il primo posto nella speciale classifica dedicata ai migliori portieri: con 26 punti oggi Riccardo è davanti a tutti i suoi colleghi e non sarà facile levargli lo scettro.
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Riccardo Mirti è stato ospite anche nella seconda puntata della trasmissione televisiva Pianeta Sport, andata in onda lo scorso giovedì 22 novembre 2018 (guarda qui il suo intervento: https://www.youtube.com/watch?v=FDHka4FRsiU).
Riccardo, al primo anno con l’Università Europea di Roma e già una piccola soddisfazione personale: miglior portiere del torneo. Ti aspettavi una performance di questo tipo? Raccontaci il tuo segreto per essere il numero uno.
Sono molto contento di come sta andando finora il mio primo anno in squadra. Non c’è alcun segreto, essere il numero uno vuol dire dare il 100% in ogni allenamento e in ogni partita a prescindere dell’avversario. I portieri del Campionato di calcio delle Università di Roma sono tutti molto bravi e credo che il premio, alla fine dei giochi, lo vincerà chi avrà curato meglio i dettagli.
L’Università Europea è tornata tra le partecipanti del Campionato di calcio maschile delle Università di Roma dopo un anno di assenza e lo ha fatto, finora, alla grande: in questa stagione, per voi, già due vittorie pesanti, contro John Cabot University ed Erasmus in Campus. Una squadra, però, che non conosce mezze misure: infatti, nelle altre gare disputate, sono arrivate due sconfitte (Link Campus e Foro Italico). Il ruolo di outsider vi si addice o puntate a qualcosa di più?
Nelle prime quattro partite la nostra squadra ha sempre risposto bene, anche quando non è arrivata la vittoria. Dal mio punto di vista penso che l’assenza di mezze misure testimoni il grande equilibrio tra le squadre partecipanti. Per ciò che ho visto in questo primo scorcio di manifestazione, credo assolutamente che per l’Università Europea di Roma puntare a qualcosa di più sia un obbligo, ovviamente sempre nel rispetto dei nostri avversari.
Il calendario, alla ripresa delle attività, vi metterà di fronte all’Esn Erasmus e poi alla Luiss a chiudere il girone di andata. Come vi state preparando per queste due gare? Sotto l’albero avete trovato dei rinforzi?
Stiamo lavorando al meglio per riprendere il torneo con una vittoria che possa dare un segnale alle altre squadre. L’Esn Erasmus, finora, non ha ancora vinto alcuna partita, ma quando si gioca la classifica e i numeri si azzerano, quindi sarà importante non sottovalutare l’avversario. Quanto alla Luiss, sappiamo che è una squadra forte che in ogni edizione punta a vincere il torneo, ma ci penseremo soltanto dopo aver affrontato l’Esn Erasmus.
A conclusione della regular season la formula del torneo rimetterà in gioco tutte le squadre: secondo te è più un vantaggio o un’insidia?
In questa prima parte di stagione ogni partita è stata un banco di prova importante per il nostro gruppo e per capire cosa saremo in futuro. A prescindere da come arriveremo a fine girone all’italiana, sarà stimolante per la nostra squadra ritrovarsi con tutte le altre nelle sfide a eliminazione diretta. Confrontarci con le migliori sarà certamente un’opportunità per dire la nostra. Nelle gare secche può accadere di tutto e gli scorsi campionati ne sono una prova. Quello che posso assicurare è che scendiamo sempre in campo per vincere.
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